Giulia Petracca
Lo Psicologo: Ma chi è?
Intorno alla mia professione ruotano tanti miti e luoghi comuni: dallo psicologo ci vanno i matti, lo psicologo usa il lettino, lo psicologo mi dirà come fare, lo psicologo mi legge nel pensiero, lo psicologo non ha problemi oppure ne ha più di tutti.
Tutto questo fa sì che l'approccio allo psicologo oscilla tra curiosità e la diffidenza.
Obiettivo di questo articolo è spiegare in cosa consiste la mia professione e come si diventa
psicologi. Lo psicologo rientra tra le professioni sanitarie, tra le professioni che tutelano la salute degli individui e della collettività.
La figura dello psicologo in Italia è stata istituita con una legge, la legge 56 nel 1989, che definisce la professione di psicologo come: “La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione - riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”.
Quindi lo psicologo interviene sul singolo, sul gruppo, sulla comunità per attività di diagnosi,
prevenzione, riabilitazione e sostegno, oltre che per attività di ricerca. Uno psicologo può quindi somministrare test, svolgere colloqui per pervenire a una diagnosi, svolgere attività di sostegno che non implicano un cambiamento ma aiutino la persona a trovare i suoi punti forza, le sue risorse per affrontare le sue problematiche attuali e svolgere attività di riabilitazione attraverso un piano di trattamento con l'obiettivo di promuovere benessere e tutelare la salute degli individui, gruppi e comunità.
Per essere psicologo bisogna conseguire la laurea specialistica in psicologia, svolgere un anno di tirocinio, sostenere un esame di stato che abilita alla professione ed essere iscritto all'albo.
Chiunque può consultare gli albi regionali o l'albo nazionale per verificare se il professionista a cui ci si rivolge è abilitato all'esercizio della professione.
Sempre la legge 56 definisce la psicoterapia e quindi lo psicoterapeuta in questo modo: “L'esercizio dell'attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia”.
Il confine tra attività di psicologo e psicoterapeuta non è netto, lo psicoterapeuta fa riferimento a un modello psicopatologico e usa tecniche proprie del suo modello per curare e promuovere il cambiamento mentre le conoscenze dello psicologo sono meno specifiche.
Lo psicoterapeuta può essere uno psicologo o un medico, che oltre alla laurea hanno conseguito la specializzazione quadriennale in una scuola di specializzazione statale o privata riconosciuta.
In queste righe in maniera molto sintetica ho spiegato come si diventa psicologo e cosa fa; l'invito che faccio sempre alle persone che ho davanti è di fare domande, è l'unico modo insieme all'esperienza per comprendere e sfatare miti: gli psicologi non hanno nessun potere magico o segreti, posseggono delle competenze e usano delle tecniche terapeutiche acquisite attraverso lo studio e consolidate attraverso la formazione continua che mettono a disposizione per aiutare le persone a superare momenti difficili della loro vita.