Giulia Petracca
Eppure Sentire
Sentire ed esprimere emozioni è il modo che usiamo per sintonizzarci con i nostri bisogni e desideri, per manifestarli e per sintonizzarci con gli altri. Le emozioni di base, universali, individuate da Ekman, sono sei: felicità, sorpresa, disgusto, rabbia, paura e tristezza.
Può accadere che in alcuni momenti della vita ci si senta bloccati o a sentire le emozioni o a condividerle. Sin da piccoli, in famiglia ci sono state emozioni che era più facile esprimere, altre meno: basta pensare a famiglie in cui si litiga sempre o a famiglie in cui sembra andare sempre tutto bene: è molto probabile che nelle prime famiglie l'emozione permessa sia la rabbia, nelle seconde la felicità a discapito delle altre.
Da piccoli anche nelle relazioni con i pari si possono fare esperienze da cui si apprende che esprimendo le emozioni si è più vulnerabili. Ci si crea uno schermo protettivo e si decide di mostrarsi o solo nel modo accettato dall'esterno o di non mostrarsi. Le emozioni non manifestate restano nel nostro corpo, come una sorta di energia imprigionata che troverà un canale di manifestazione alternativo a livello somatico o emotivo.
Non manifestare le emozioni diventa quindi una modalità difensiva e protettiva con cui si pensa si possano evitare dolore o situazioni spiacevoli. Le emozioni se da un lato possono spaventare perchè sembrano dirompenti, non le puoi programmare, dall'altro sono un segnale che il nostro corpo ci dà che sta accadendo qualcosa sia dentro di noi che fuori e noi possiamo decidere come rispondere. Non ascoltarle comporta anche una svalutazione delle nostre capacità di fronteggiare quello che può accadere.
Sta alla persona quindi decidere se trattare le emozioni come un alleato riconoscendole e accogliendole o come un nemico da cui difendersi ignorando tutta una parte del proprio essere e rinunciando alla possibilità di scoprire una parte di sé e delle proprie competenze.